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Motorsport: una lunga scalata

Tutti i grandi piloti o la quasi totalità di loro ha iniziato da piccoli e con buone probabilità con un kart. 

Per arrivare lontano, per diventare un’eccellenza, come in tutte le cose della vita, è bene iniziare da piccoli. Per farsi strada, per fare la gavetta, per imparare ma soprattutto per poter farsi un nome. La strada qui non è solo in salita, ma piena di curve e tornanti pericolosi. Investire in una carriera da pilota richiede costi umani e finanziari di notevole entità. 

Ai più distratti potrà apparire un po’ scontato ma non esiste solo il pilota. C’è un team composito e variegato, in relazione al campionato, alla categoria e alla cilindrata del motore. Ci sono i meccanici, i tecnici, un’amministrazione per gestire e procacciare sponsor, l’attività di gestione e tutta una serie di scalette di allenamenti da seguire, l’apparecchiatura per il kart, per comunicare mentre si è in pista. Tutta una serie di voci che senza progettazione e senza un reale riscontro in termini di risultati premianti non giustificherebbero lo sforzo. 

Con i tempi e livelli di competizione di oggi puntare all’eccellenza è quel tassello decisivo per il quadro complessivo e iniziare sin dai primi passi significa sfruttare qualche occasione in più per fare carriera nel motorsport. Comporta duro lavoro, piccole rinunce e spesso lievi privazioni sociali in nome di una passione fatta per definizione di competizione e di crescita costante nella misurazione con gli altri e con le sfide della pista e della vita.

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Come spiega Business & Sport, la scalata verso la formula1 richiede un investimento che oscilla tra i 5/6 milioni di euro.

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Un’agenzia spagnola Business & Sport ha provato a ipotizzare i costi di un pilota di 7 anni a inizio carriera: nella prima stagiona di campionato internazionale, ad esempio, composta da otto gare sono necessari circa 20 mila euro per sostenere i costi di partecipazione, progressivamente aumenta fino ad arrivare a 40 mila euro a campionato nell’ultima fase di appartenenza alla categoria (12 anni). A fine stagione, più o meno, partecipando a campionati internazionali, nazionali e di categoria Mini la spesa complessiva è di circa 200 mila euro per ogni pilota. Nella prima stagione di un campionato nazionale, invece, come ACI CSAI Karting che conta 5 appuntamenti, la cifra è di circa 17500 euro.

A contribuire al costo: allenamenti, kart del pilota e secondo kart, carburante, attrezzatura, meccanici e scuderia, spese di iscrizione ai campionati, ecc. 

Campionati locali, regionali, nazionali e internazionali, per ogni fascia d’età significano non solo opportunità e percorsi obbligati per chi aspira a diventare professionista, ma prima di tutto incarnano per i nostri ragazzi vere e proprie palestre di vita. Su quei sedili imparano a conoscersi in fretta  ad amare il desiderio di poter fare quel che si sogna da piccoli fin da piccoli, per diventare grandi. 

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